Milano con Caterina Zanzi


Nome e cognome: Caterina Zanzi

Come ti possiamo raggiungere?
All’indirizzo del mio blog, www.conoscounposto.com, e su tutti i social (Facebook, Instagram, Twitter e sì, anche su Snapchat, sempre come @conoscounposto).


Il tuo lavoro
Sono editor in una redazione di moda e collaboro con diverse testate online.

A Milano da (quanto tempo?)
Da sempre! Sono nata sotto la Madonnina e, nonostante i vari viaggi e le esperienze all’estero, ho sempre fatto ritorno qui…è proprio amore!

I TUOI LUOGHI MILANESI

La tua colazione preferita
Quando posso vado alla Pasticceria Castelnuovo, decisamente fuori dalle rotte ‘trendy’ (è in fondo a via Lorenteggio) ma proprio per questo luogo del cuore. Qui sfornano a ciclo continuo una serie di dolci incredibili e la domenica è il posto perfetto per comprare i pasticcini per cena e intanto approfittarne per un cappuccino e cornetto caldo!

Il tuo pranzo preferito
In generale mi piacciono i posti luminosi, per godermi un ‘late lunch’ soprattutto nel weekend che si sa, in settimana non c’è mai tempo per sedersi con calma e godersi il pranzo. Tra i miei posti preferiti Ofelè in via Savona per il brunch e Otto in via Paolo Sarpi con i suoi ormai famosissimi (e gustosissimi) ‘quadrotti’.

La tua cena preferita
Ho un vero e proprio debole per la cucina giapponese e quando ho voglia di viziarmi vado da Iyo in via Piero della Francesca: i loro uramaki sono la fine del mondo!

Il tuo happy hour
Non sono una fan dell’happy hour: purtroppo a Milano è difficile bere bene e al contempo spizzicare qualcosa di decente. Quindi per l’aperitivo punto su drink fatti con amore: e il posto del cuore è sicuramente Lacerba in Crocetta…ormai sono di casa!

La tua abitudine tipicamente milanese a cui non puoi rinunciare
In realtà mi considero una milanese atipica. Della milanesità conservo la fretta (sempre e comunque, soprattutto sulle scale mobili in metropolitana), ma non molto altro…fatta eccezione, ovviamente, per la cotoletta e il risotto giallo della mamma!

Il tuo indirizzo segreto
Non sono bravissima con i segreti, quindi ve lo dirò. Ogni volta che entro ai giardini della Villa Comunale in Palestro è una magia. Natura, silenzio, ponti e laghetti. L’accesso sarebbe aperto soltanto a chi ha con sé bambini, ma spesso chiudono un occhio. Entrate e perdetevi!

Compro moda sempre da:
In fatto di moda non ho un vera e propria Mecca. Mi lascio trasportare dal momento, se una vetrina mi incuriosisce entro a prescindere dall’insegna. Tra i marchi ‘conosciuti’ ho una cotta per Cos. Mentre i negozi del cuore sono Memen, Garden K e Merry Go Round, tutti in zona Porta Genova.

Compro beauty sempre da:
Creme, cremine, smalti, trucchi: come resistere? Quando posso entro da Sephora per provarmi di tutto e fare impazzire le ragazze – soprattutto al corner dentro a Brian&Barry in San Babila, dove hanno profumi speciali e limited edition introvabili altrove. Ma il vero paradiso a Milano, e non così conosciuto, trovo sia Mazzolari, sempre in centro. Gigantesco, super fornito, quasi d’altri tempi: ogni volta che entro è come fare un salto nel passato.

Compro cibo sempre da:
Mi piace l’atmosfera del mercato, più che quella del super – anche se, diciamolo, senza l’Esselunga sarei persa. Ma quando ho tempo mi piace fare la spesa ai mercati rionali – soprattutto a quello di Piazza Wagner, dove compro un pesce buonissimo  da Pedol. Per il formaggio, invece, scelgo la Baita del Formaggio in via Foppa, mentre il pane è sempre quello di Longoni. In pausa pranzo, per viziarmi un po’ dopo una mattinata pesante, vado da Eat’s.

Una passeggiata, dove?
Ultimamente mi piace girare senza una meta precisa all’Isola, un quartiere che ho scoperto da poco ma che mi è già entrato nel cuore. Camminare nelle vie della zona con il naso all’insù verso i grattacieli di Garibaldi e via via fare qualche pausa nei negozietti o nei bistrot…super rilassante!

Il museo per eccellenza
Sono stata di recente alle Gallerie d’Italia e ne sono rimasta affascinata. Sia per la struttura, nell’incantevole Piazza della Scala, ma anche per la collezione, davvero impressionante. E poi bè, il Museo del Novecento vale anche solo per la vista.

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