Ricette
Polpettine al cocco
Che dire? È fenomenale!
Il dolce più veloce che esista, e che in poche mosse vi toglie quella voglia di qualcosa di buono in maniera sana e pressoché istantanea.
Viene anche se togliete amaretti e rum, ma con quelli è ancora più gustosa…se poi aggiungete cioccolato a tocchetti o frutta secca spezzettata, ecco pronta una variante!
Fatto salvo per la ricotta, tenete una scorta di tutto già in casa: in un attimo il dessert è pronto.
Ingredienti e dosi per 4 persone:
200 g di cocco rapé
100 g di ricotta
100 g di zucchero a velo
100 g di amaretti
1 uovo
2 cucchiai di rum
Procedimento:
Sbriciolate grossolanamente gli amaretti.
Conservare 25 g di cocco e 25 g di amaretti.
Lavorare in una ciotola la ricotta, incorporare lo zucchero, il tuorlo, il cocco, gli amaretti e il rum.
Montare a neve l’albume e incorporarlo al composto.
Formare tante palline e passarne metà negli amaretti e metà nel cocco rimasto.
Far rassodare in frigorifero.
Servire.
Tempo di realizzazione: 10 minuti + il raffreddamento
Indice di pigrizia: 0
Quiche del salumiere
Una torta salata salva la vita.
E’ vero! Non c’è niente da ridere.
Imparare a prepararne una significa avere uno strumento infallibile e passe partout che risolve mille occasioni.
A cubetti è perfetta per l’aperitivo, a fette è un gustoso antipasto, monoporzione fa subito secondo e con adeguata dose di insalata mista e fetta ampia è un piatto unico in grado di soddisfare anche appetiti robusti.
E poi…si fa in un attimo, e si può declinare in innumerevoli varianti.
E’ vero: serve tempo per la cottura in forno, ma nel frattempo voi potete poltrire (o fare le altre 100 cose che avete in sospeso sull’agenda giornaliera degna del miglior Stachanov).
E infinte, la ricetta è ideale per quando non si ha nulla in frigorifero: nella quiche potete mettere di tutto (anche avanzi di verdure cotte, per esempio, ma senz’altro formaggi e salumi), creando abbinamenti e sapori sempre nuovi.
L’importante è tenere sempre in frigorifero una confezione di brisée pronta e seguire i pochi passaggi della ricetta.
Ingredienti e dosi per 4 persone:
200 g di pasta brisée già pronta e stesa
150 g di speck affumicato a fette sottili
150 g di scamorza
2 uova
2 dl di latte (o 1 dl di latte e 1 dl di panna fresca da cucina)
sale, pepe, noce moscata
Procedimento:
Preriscaldare il forno a 180°.
Tagliare a cubetti il formaggio.
Sbattere le uova con il latte e condire con sale, pepe e noce moscata.
Foderare una tortiera con un foglio di carta forno e porvi la pasta brisée.
Solo al momento in cui il forno raggiunge la temperatura prevista, riempire con lo speck ed il formaggio e coprire con il battuto di uova e latte.
(questo accorgimento è fondamentale per non ammollare la pasta e far sì che cuocia e non rimanga molliccia e crudina…!).
Cuocere immediatamente in forno per 35 minuti circa.
Intiepidire, sformare e servire come più vi va.
Altre idee di abbinamento?
Radicchio saltato e provola affumicata, salmone affumicato e feta, fagiolini e patate lessate e bitto, cotto a cubetti e fontina, zucchine o funghi trifolati e toma…sbizzarritevi!
Tempo di preparazione: 45 minuti
Indice di pigrizia: 2!
7 vasetti
Chi non conosce la torta allo yogurt più famosa e preparata nel mondo?
Chi non ha un’amica, una mamma, una sorella o una zia con specializzazione in torte morbide e sofficiose da gustare con il latte o da farcire con marmellata per una merenda?
Ecco la ricetta, basic che più basic non si può.
Da preparare ad occhi chiusi, in qualunque momento e a qualunque condizione: non vi deluderà mai.
Ingredienti:
1 vasetto di yogurt
2 vasetti (quello dello yogurt di prima!) di zucchero
2 vasetti di farina 00
1 vasetto di fecola di patate
1 vasetto di olio o burro sciolto (va bene anche 1/2)
1 bustina di lievito
3 uova medie
Tutti in ciotola, con minipimer o frusta a mano. Gira che ti rigira, più avete pazienza e più si alzerà.
L’impasto va in teglia tonda foderata di carta forno (mica la vorrete lavare?!).
In forno a 190 per 35′ circa.
Prova stuzzicadente asciutto superata?
Ottimo! Via dal forno e dallo stampo!
Ehi?? Giù le mani. Prima si raffredda e poi si mangia.
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