Weekend gourmande a Parigi

Un weekend gourmand a Parigi

Parigi in primavera? Niente di più chic! Ma con gli indirizzi giusti la città assume tutto un altro charme. Ecco i nostri preferiti.

Per una cena nel nuovo quartiere cool, subito dietro alla Bastille, l’indirizzo sicuro è Square Trousseau: un Bistrot ricco di charme, porzioni abbondanti dei classiconi francesi, sempre ben cucinati e ben serviti da ragazzi molto à la page. Clientela variegata, bel clima allegro, perfetto per la cena del week end. Lasciate il posto per un dolce, perchè qui sono deliziosi ma con dosi da esercito: perfetti da partager.

Quando vi dicono che un locale è il preferito dagli chef che contano, andate sul sicuro: ci troverete una cucina verace, autentica, ben fatta, senza fronzoli. A Parigi è il caso di Le Baratin, una chicca nella zona di Belleville dove una simpatica coppia spagnola vi delizierà con piatti semplici ma succulenti e un servizio cortese e familiare.

Septime è il gastrobistrot alla moda, quello dove dovete essere state, quello imperdibile. Menu dello chef, servizio allegro, tavolini di legno e tanto buon gusto. Già che ci siete, non fatevi mancare un giretto nei tanto negozietti su rue de Charonne, una bella scoperta fuori dai consueti circuiti.

Fromagerie Laurent Dubois
Un vero artigiano del gusto, miglior artigiano di Francia, questo rubicondo affinatore raccoglie, conserva e propone delle autentiche delizie. Da mangiare sur place nella piazza antistante la boutique-gioiello o da farsi sottovuotare per il viaggio. Con buona pace del naso dei vicini d’aereo.

Boulanger Chrisophe Vasseur “Du pain et des idées”
La miglior baguette di Parigi? Forse la trovate qui. Lontano dai concorsi e dalle menzioni, questo panettiere utilizza solo grani antichi, molitura a pietra e lievitazione lenta con lievito madre. Il risultato parla da solo, anzi scrocchia sotto i vostri denti.

Fiorista del Marais: L’artisan fleuriste
Difficile non fermarsi ad ammirare questo negozio che pare un atelier d’artista, fin dall’esterno, dove una parete di verde verticale e fiori vi preannuncia la magnificenza dell’interno.
I fiori sono belli, ben accostati, ma soprattutto sono naturali e i mazzi sembrano colti da un campo in primavera.

Merci
‘Il’ nostro negozio preferito: degagé quel tanto che basta, cool senza essere di marca, raffinato ma non lussuoso. Emanuela ci comprerebbe anche il pane, se lo vendessero… Quindi si accontenta di tovaglie, taccuini, occhiali, abiti, borse, complementi per la casa… e dei braccialetti con la medaglietta merci che compra a manciate! Tutto è ricercato in ogni angolo del mondo e accostato con sapienza, come se fosse a casa vostra. Tant’è vero che noi ci trasferiremmo immediatamente!

Pierre Hermé
Se non avete mai assaggiato un macaron di Hermé, non avete mai mangiato un macaron. Accendete un mutuo e provateli tutti, soprattutto quelli dai gusti assurdi: vi lasceranno senza fiato, oltre che senza soldi. Se ve ne potete permettere solo uno (come noi!) andate dirette su frutto della passione e cioccolato: morbidezza e punta d’acidità in un equilibrio che punta all’orgasmo palatale.
Potendo, assaggiate anche la deuxmilles feuilles: il pasticcere è talmente francese che solo mille gli sembravano poche. Ah, la grandeur!!

Choux da Popelini
A Parigi sono l’ultima moda, e i bigné o choux che dir si voglia hanno il loro monomarca. Buoni, occhio alla crema!

Marché des Enfants Rouges
Nel nostro quartiere preferito, il Marais, per pranzo non c’è dubbio: si va a mangiare il cous cous nel mercato coperto più multietnico del pianeta. Non vi piace il piatto marocchino? Ci sono anche bancarelle di fish&chips, polli ruspanti, pizza e spaghetti, pita libanesi, noodles e zuppe giapponesi e un negozio ricolmo di foto d’epoca dove passare il pomeriggio alla ricerca dei propri avi.

Un altro quartiere da non perdere, branché ed elegante, è Saint Germain: impossibile andar via senza aver bevuto almeno una cioccolata a Les Deux Magots, per assicurarsi un tuffo nel mondo intelletuale del 18esimo secolo. Non vi sentite già uno scrittore?

Baciate dalla fortuna in un giorno di sole? Fate un giretto all’aria aperta! A Parigi si passeggia ai Jardin de Luxembourg oppure si ammirano le innumerevoli specie vegetali della Promenade Plantée: il vecchio corso della ferrovia è diventato una passeggiata ricolma di verde che in primavera vi sorprenderà.

Appassionati di brocantage, unitevi! E dove se non al Marché aux Puces di Porte de Clignancourt?
È qui, nel mercato delle pulci più grande del mondo (dicono!) che scoverete le più belle cosette inutili e polverose, in compagnia di mezzo mondo! Non fermatevi ai primi banchetti ma osate passare oltre la péripherique al marché Serpette, e vedrete oggetti meravigliosi. Infine, stanchi di bric à brac, fatevi un mezzo pollo ruspante nell’attiguo Ma Cocotte, il ristorante imbellettato dall’onnipresente Philippe Stark.

Se volete fare una pazzia e investire un (bel) po’ del budget del viaggio in cibo, merita senz’altro una visita l’Astrance, dove assaporare le proposte dello chef più eclettico, simpatico e creativo del momento, Pascal Barbot.
Noi non siamo ancora riuscite a prenotare, ma mgari a voi va meglio!

Milano, 22 marzo 2014